Intervista a Roberto Saviano – terza parte

Published in: on settembre 29, 2009 at 8:58 am  Lascia un commento  

Intervista a Roberto saviano – seconda parte

Published in: on settembre 29, 2009 at 8:57 am  Lascia un commento  

Intervista a Roberto Saviano – Prima parte

Ecco un altro che rinuncia all propria vita, come lui stesso dice, per combattere contro una delle macchie del nostro paese…un grazie sembra essere sempre troppo poco…

piano piano vi posto ance tutte le altre parti…peccat che questi programmi siamo relegati sempre ad un orario poco apprezzabile…quest’intervista andrebbe fatta vedere nelle classi…

Published in: on settembre 29, 2009 at 8:55 am  Lascia un commento  

Mr. Obama and the american revolution…

Quest’uomo è straordinario! L’intervista, tra una battuta e l’altra,riguarda temi come la riforma sanitaria in america (attualmente un’assicurazione santaria in america è molto costosa e non tutti possono permettersela), la crisi mondiale….ecco finalmente un uomo che sa, che si interessa, che ricerca e apprende….e signori per nostra fortuna riesce anche a sviluppare idee niente male per risolvere le problematiche.Il governo americano rispecchia una repubblica presidenziale federale…questo significa che il presidente pur avendo l’ultima parola è affiancato dai rappresentanti degli oltre 50 stati che compongono l’america…soluzione totalmente impensabile, a mio avviso, nell’Italia che oggi stiamo vivendo…sia per l’assenza di uomini come Obama, sinceramente interessati alla salute del nostro paese, politicamente e socialmente intelligenti e competenti, sia perchè le mire esansionistiche e di potere dei nostri uomini di governo ci trasformerebbero presto in una dittatura.

Published in: on settembre 29, 2009 at 8:45 am  Lascia un commento  

Assignment 1: Social networking—>i B52!!

Social networking…il grande sconosciuto…tutti ne parlano e nessuno sa cos’è….poi cominci a citare msn, fb, skype…e allora sulla bocca delle persone si dipinge un grande “ahhhhhhhh, quelli!!!”. Si, proprio quelli, ed il concetto è abbastanza semplice, e psicologicamente coinvolgente e nuovissimo!! Immaginate una rete sociale che ci permette di condividere ogni genere di idee, di progetti, di studi, di passioni, di prodotti e altro ancora con un numero immenso di altri utenti contemporaneamente che, a loro volta, potranno partecipare attivamente a tutte queste attività, creando così una vera e propria squadra di cervelli che collaborano ad un progetto comune. Immaginate di stabilire una rete di connessioni talmente ampia da collegare tutto il mondo…non sto esagerando! Pensate che ognuno di noi ha in media 100-150 “Amici” su fb, i quali a loro volta hanno altri amici, che hanno altri amici, che hanno amici di cui noi (ovviamente) non riusciamo nemmeno a pronunciare i nomi….perchè con questo ragionamento arriviamo come minino oltre oceano!!Una mia ex compagna di scuola delle superiori per esempio è andata a studiare in Israele, ha imparato la lingua, si è appassionata alla cultura e…scrive sul suo profilo in ebraico…fantastico!!!

Quel che mi stupisce positivamente però è l’importanza che possono avere questi strumenti non nel stabilire contatti con persone che già conosci, ma nell’essere un valido sostegno per farsi conoscere, per pubblicizzarsi.  Utilizzando fb una band di cui un mio amico è un chitarrista è riuscita a crearsi un discreto gruppo di sostenitori…magari non accaniti, fatto sta che ad ogni loro esibizione…la gente non manca. Di sicuro non è una di quelle band che vogliono sfondare, né vivere di musica, né entrare fra i grandi…la loro unione (musicale) è nata per gioco, ma…andate a vedere il loro profilo su fb: sono i B52 e hanno circa 400 fans!!

Per ora la  loro vita musicale viene gestita tramite agganci e inviti a varie feste e sagre, ma col passare del tempo…chi può dirlo???

Magari tra un’amico qua e uno là…arriveranno davvero a farsi conoscere!!!

Published in: on luglio 1, 2009 at 9:38 am  Lascia un commento  

…translation…

Il blog del prof di informatica http://www.iamarf.wordpress.com, è stato aggiornato e siccome è scritto in inglese provo a tradurlo di modo che forse, con questa pratica, ne possa capira di più sia io che voi!!!ecco qua:

“ci siamo incontrati 10 volte con circa 200 studenti di 18 corsi di laura distribuiti in 7 classi. Con gli studenti abbiamo discusso riguardo tutte le opzioni che hanno (inerente allo svolgimento del corso di informatica) così come i primi passi che devono intraprendere per iniziare il corso. Tra le altre cose siamo stati d’accordo che i miei post con i compiti e le proposte saranno scritti in inglese, poiche potrebbero essere considerati come un contributo al “connectivism and connective knowledge online course” che sto cercando si seguire in qualche modo. E’ interessante che gli studenti possano vedere il loro insegnante nel ruolo di un persona che impara, credo che sia una cosa buona. Questi studenti sono coraggiosi ad accettare questa proposta, perchè generalmente hanno qualche problema a leggere dei testi in inglese. Non è colpa loro, ma questo avviene perchè la scuola italiana non è in grado di insegnare le lingue straniere in modo adeguato.Non  solo l’inglese e non solo la scuola italiana, inevitabilmente. Ci potrebbero essere delle eccezioni, naturalmente, ma nella maggior parte dei casi è un dato di fatto (molto italianizzato!). Quando assegno i compiti, dove l’uso dell’inglese è implicito, come cercare qualcosa nelle letteratura scientifica,circa la metà degli studenti rivendicano il fatto di avere problemi con la lingua. E loro hanno studiate inglese per 5 o 8 anni. Anche io ho dei problemi, e lo potete vedre bene dal mio inglese impappinato. Bè, negli anni sessanta ho voluto imparare l’inglese, perchè mi piacevano le scienze, ma la burocrazia scolastica mi impose di imparare (male) il francese e il tedesco. Praticamente ho imparato l’inglese da autodidatta. Questo è un esempio delle connessioni mancanti tra la scuola e bisogni della società.

Comunque, cari studenti, siccome so che qualche volta potreste avere delle difficoltà vi propongo il seguente metodo:

Siete talmente tanti che di sicuro qualcuno di voi conosce l’inglese molto bene, probabilmente meglio di me. Propongo che provvediate alla traduzione in italiano dei miei post e che lo facciate in modo collaborativo. Se vedete una traduzione che è stata fatta da qualcun altro, ma manca qualcosa potete, andate e aggiornatela. Vi incoraggio anche a trovare errori di inglese nei miei post e a dirmelo. I miei post saranno migliori e avrò un aiuto in più per migliorare il mio inglese, ne ho bisogno!

Ho creato una pagina wiki per questi post. quindi andate e provateci!

Quelli che contribuiranno in questo modo avranno un voto extra.

In questo senso questo è una sorta di compito. Sì perchè i compiti in questo corso saranno spesso nascosti, solo suggerimenti e saranno davvero molto orientati a incoraggiare la cooperazione e a mostrare la conoscenza che potreste avere.Le vostre iniziative personali in questo senso saranno valutate come compiti.

Facendo tutto questo svilupperete o migliorerete la vostra capacità si scrittura e lettura digitale (che è anche il titolo del corso), ma come una sorta di conseguenza, dato che in realtà sarete impegnati nell’esprimere voi stessi tramite i vostri interessi, nel manifestarli, nel riflettere riguardo al ruolo che la tecnologia digitale potrebbe avere nella vostra vita, nel cooperare e nell’aiutare gli altri.”

A proposito!!!!se qualcuno vede qualcosa che non va me lo dica che lo correggo!!Il post originale in inglese lo trovate sul blog del prof—> http://www.iamarf.wordpress.com

Ciao Ciao!

Published in: on ottobre 29, 2008 at 4:01 PM  Lascia un commento  

Mai così attuale….

Questo è un articolo scritto da Piero Calamandrei, che fu, oltre che giurista, giornalista e politico, anche un docente universitario.Il suo pensiero e i suoi scritti contribuirono a dare spunto al codice di procedura civile. All’avanzata del fascismo al potere fu uno di quelli che apertamente si schierarono contro il governo aderendo anche al Manifesto degli intellettuali fascisti di B. Croce, il che è da sottolineare dato che non ne sopravvissero molti tra coloro che combattevano il fascismo al potere (vd. Matteotti!). Contrario all’entrata in guerra dell’Italia a fianco della Germania di Hitler nel secondo conflitto mondiale, fece parte anche in questo frangente di vari gruppi di opposizione fino a dimettersi da professore universitario per non sottoscrivere una lettera di sottomissione al duce che gli venne chiesta dal Rettore del tempo. Fu nominato Rettore dell’università di Firenze nel 1943, ma dopo l’8 settembre (giorno della dichiarazione dell’allenza tra Italia e Stati Uniti) fu catturato (dai tedeschi) e potè prendere il suo incarico solo nel 1944, anno della liberazione di Firenze, fino al 1947 . Se volete andate a leggervi la sua biografia su wikipedia!

Questo solo per darvi qualche informazione sul personaggio che ha scritto le parole che sono qui sotto. Tenendo conto che non cerco di divinizzare nessuno e che certo come lui ce ne saranno stati altri, ma quando si va a leggere qualcosa mi piace informarmi su chi era chi l’ha scritto!Penso comunque che nell’Italia di oggi poche persone rinuncino a qualcosa di personale per mandare avanti ill nostro paese e che l’esempio del passato possa aiutarci a non ricadere nelle stesse trappole oggi…frase un pò usata e riusata, ma mi sembra che qui siamo facili a dimenticare. Aggiungo anche che ognuno la può pensare assolutamente come desidera, questi è solo un metodo per cercare un pò di sano confronto!!

“Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica,intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di previlegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi,come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola previlegiata.
Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.”
Piero Calamandrei

III congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, Roma 11 febbraio 1950

Arrivedorci!!!

Published in: on ottobre 23, 2008 at 7:44 am  Comments (1)  

ecco ho trovato un altro video fenomenale dove insegnano a pubblicare sul tuo blog dei video da youtube…il signorino parla in inglese, ma si capisce abbastanza bene e c’è qualche differenza di grafica perchè il pc è un mac!ma è comunque comprensibilissimo!!!!!

Published in: on ottobre 11, 2008 at 12:18 PM  Lascia un commento  

BENVENUTI!!!!!!!!!!!!!!

ecco finalmente sono riuscita a farmi insegnare come aprire un blog!!!benissimo e ora..si comincia!!innanzitutto un calorosissimo saluto alle mie compagne di corso di ostetricia!!!vi metto sotto un video che ho trovato su come iscriversi al corso di informatica del prof. Formiconi!

Published in: on ottobre 11, 2008 at 12:10 PM  Lascia un commento